Quattro sì convinti.

Premesso che Doppiovubi pensa che chi dice 'referenda' al plurale, dovrebbe essere lapidato seduta stante, Doppiovubi ritiene che se il Silvione avesse invitato gli elettori ad andare a votare in massa, e votare per quattro sì, gli amici pidi-ini, di rimando, avrebbero esortato i loro ad andare al mare, anche in caso di pioggia. Il consiglio, a presidio, da dare al Presidente (del consiglio), dunque, è questo: proponi sempre il contrario di quello che vuoi davvero, otterrai l'unanimità dei consensi.

W.B.

Commenti

pim ha detto…
questo referendum è diventato, come tutte le vicende che hanno un minimo significato politico, una battaglia pro o contro berlusconi. ciò che priva di significato il voto.

per fare un esempio, i milioni di persone che andranno a votare "per l'acqua" non hanno la minima idea di cosa stanno facendo. pensano che votando un bel sì, si esprimeranno "contro la privatizzazione dell'acqua"

quante persone, a tuo avviso, hanno letto il testo del decreto?

a beneficio della comunità, lo allego, non senza segnalare che ieri la persona che abita sopra di me, che non so chi sia, telefonava (dal balcone) a conoscenti e amici per invitarli ad andare a votare "per non far cadere l'acqua in mano ai privati".

this is our world.


Art. 154

(Tariffa del servizio idrico integrato)

1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entità dei costi di gestione delle opere, dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell'Autorità d'ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga". Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo.

2. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, su proposta dell'Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, tenuto conto della necessità di recuperare i costi ambientali anche secondo il principio "chi inquina paga", definisce con decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua. [ nota 1 ]

3. Al fine di assicurare un'omogenea disciplina sul territorio nazionale, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono stabiliti i criteri generali per la determinazione, da parte delle Regioni, dei canoni di concessione per l'utenza di acqua pubblica, tenendo conto dei costi ambientali e dei costi della risorsa e prevedendo altresì riduzioni del canone nell'ipotesi in cui il concessionario attui un riuso delle acque reimpiegando le acque risultanti a valle del processo produttivo o di una parte dello stesso o, ancora, restituisca le acque di scarico con le medesime caratteristiche qualitative di quelle prelevate. L'aggiornamento dei canoni ha cadenza triennale. [ nota 2 ]

4. L'Autorità d'ambito, al fine della predisposizione del Piano finanziario di cui all'articolo 149, comma 1, lettera c), determina la tariffa di base, nell'osservanza delle disposizioni contenute nel decreto di cui al comma 2, comunicandola all'Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti ed al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

5. La tariffa è applicata dai soggetti gestori, nel rispetto della Convenzione e del relativo disciplinare. [ nota 3 ]

6. Nella modulazione della tariffa sono assicurate, anche mediante compensazioni per altri tipi di consumi, agevolazioni per quelli domestici essenziali, nonché per i consumi di determinate categorie, secondo prefissati scaglioni di reddito. Per conseguire obiettivi di equa redistribuzione dei costi sono ammesse maggiorazioni di tariffa per le residenze secondarie, per gli impianti ricettivi stagionali, nonché per le aziende artigianali, commerciali e industriali.

7. L'eventuale modulazione della tariffa tra i Comuni tiene conto degli investimenti pro capite per residente effettuati dai Comuni medesimi che risultino utili ai fini dell'organizzazione del servizio idrico integrato.

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