Bidoppiovu.
Doppiovubi ha scoperto che Elisabetta Sgarbi è nota anche come b.w., ossia "betty wrong".
Per chi non lo sapesse, Elisabetta Sgarbi è il direttore editoriale di Bompiani, che ormai è come un micino spaurito e tremante, rispetto alla maestosa tigre dai denti a sciabola che si chiama RCS (Doppiovubi non si dilunga su chi davvero possieda RCS: occorrerebbe un intero blog ad hoc).
Doppiovubi era rimasto un po' indietro, nel senso che quando da (più) giovane pensava a Bompiani, la sua mente lo portava, per associazione di idee, ad autori del calibro di Umberto Eco (l'Eco del Pendolo, non quello ormai invischiato nella equesphòbia, grave malattia infettiva e ossessiva che provoca la progressiva perdita delle qualità artistiche), Eco che, appunto, non era mica l'ultimo degli esse punto (l'Eco di oggi è solo l'eco lontana di quell'Eco, cfr. il Cimitero): Doppiovubi lo considerò per molti anni il migliore. A partire dalla Misteriosa fiamma, bye bye Umby.
Un altro malato di equesphòbia si chiama Nanni M., infatti (dicono quelli che sanno) un conto è Ecce Bombo, ben diversa cosa è il Caimano, ma questa è un'altra storia, qui si parla di alta letteratura, mica di cinema. Altri ottimi esempi di ossessione degenerativa, comunque, li troviamo anche nel mondo della musica, cfr. Roberto V. (al quale è già stato dedicato un post), e molti altri.
Ecco che Doppiovubi alla fine si aggiorna, e scopre che il catalogo Bompiani si è arricchito notevolmente.
Le grandi novità sono l'ultimo romanzo della foggiana Wladimiro Guadagno (alias Vladimir Luxuria) - già alla terza prova positiva con Bompiani - e l'ultimo romanzo dell'ottimo avvocato ferrarese Dario Franceschini. In estrema sintesi - ma si sa, le grandi opere vanno lette per intero, non vorrei essere riduttivo - il romanzo dell'ex deputata di Rifondazione Comunista tratta di omosessuali e nazisti; il romanzo dell'ex quasi-leader del PD parla del mondo delle prostitute.
Onore al vento nuovo che avanza.
W.B.
Commenti
altro che guadagno, mon vieux.