La ricerca della felicità (14)



La noia, sì, proprio quello è il punto. La noia.
L’altra sera, sul tram, si è finalmente raggiunto l’en plein. Tutti i viaggiatori -tutti- avevano lo smartphone in mano e ci facevano qualcosa di vagamente onanistico.
Doppiovubi ci ha sbirciato, su quei telefoni.
Un buon trenta per cento era su Whatsapp.
Un altro quaranta per cento era su Facebook.
Gli altri spostavano caramelle colorate - o robe simili - su e giù, sarà stato Candy Crush Saga, la cui casa produttrice, King.com Ltd, è pure quotata in borsa.
Ma nessuno degli smanettatori sorrideva.
Erano tutti svogliati, tutti annoiati e senza gioia (*).
Si chiama “dipendenza”. Ti ammoniscono sul pacchetto di sigarette, ti avvisano nella pubblicità del Glen Grant, te lo dicono quando scommetti al Superenalotto.
Ma non te lo scrivono sulla cover dello smartphone.
La verità è che siete dei drogati. Non offendetevi: dovreste riconoscere la vostra malattia. Siete degli schiavi drogati. Stay slave, stay addicted.
Doppiovubi, che era anche lui, seppur relativamente, un f.s.d., un fottuto schiavo drogato, anziché passare all’iPhone 6, ha deciso di recente - al fine di emanciparsi - di effettuare un downgrade. Ora Doppiovubi è un liberto.
Si è comprato un Nokia 108, dual sim. Colore nero.

Non ha dentro praticamente niente.

(segue)

W.B.

(*) Una ordinary share di King.com Ltd al NYSE vale (rectius, come si vedrà dopo, è scambiata a) attualmente intorno ai quindici dollari. Due mesi fa ne valeva (è scambiata a) circa undici dollari. Gli azionisti di King non sono certamente annoiati come i giocatori di CCS.

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