La ricerca della felicità (13)



In “You are not special. And Other Encouragements”, saggio del 2014 scritto da David McCullough, jr. (*), a pagina 22, ottava riga dal fondo, della edizione italiana (Garzanti), si può leggere quanto segue :

«In realtà, non è più necessario il sapere. E’ un concetto obsoleto, quasi pittoresco, come la zangola per fare il burro o il modem per connettersi a Internet. “Siamo nell’alta tecnologia, amico, e qui occorrono delle competenze. A cosa servono le conoscenze? Non fanno altro che rallentarti.”. “Perché riempirti la testa di stronzate”, mi ha chiesto recentemente uno studente in tono molto serio, “quando in meno di due secondi Google ti può dare tutte le informazioni possibili e immaginabili su qualunque argomento? Se ci pensa”, ha proseguito, “l’apprendimento scolastico è una perdita di tempo. Tra qualche anno si farà tutto da casa. E’ un mutamento di paradigma, tipo, o qualcosa del genere. E’ l’inizio di una nuova era, caro Prof.”».

Quando Doppiovubi ha letto queste righe basilari, è rimasto di sasso, perché davvero di fatto la Rete ci sta privando del sapere. Se togliamo dal cervello (e lasciamo nel cloud) le informazioni, che sono il contenuto, rimane soltanto la struttura, la forma.
Diventiamo puri elaboratori, apparati digerenti logici. Inseriamo dati, e caghiamo risultati. Ma l’apparato, dopo la defecazione logica delle informazioni, rimane desolatamente vuoto.
Potremmo dire, lasciamo spazio al vuoto. “Lasciare spazio al vuoto”, è un paradosso, ma è la verità, è proprio quello che ci sta accadendo.
E’, ancora una volta, un inno alla noia.

“Ma bisogna intendersi su questa parola. Per molti la noia è il contrario del divertimento; e divertimento è distrazione, dimenticanza. Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà.”
(Alberto Moravia, La Noia, 1960)

Scarsità della realtà.

(segue)

W.B.

(*) David McCullough, Jr. è insegnante di lingua e letteratura inglese.

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter