La ricerca della felicità (11)
In questi duecentotredici
giorni di -apparente- silenzio non è che Doppiovubi sia rimasto inerte, no, ha
lavorato sul blog (sull’essere e sul divenire) e si è chiarito completamente e
definitivamente le idee.
Qui abbiamo un
nuovo Doppiovubi, a brand new Doppiovubi. You’ll see.
Doppiovubi ha
grandi progetti per cambiare il Mondo, ma ha bisogno di voi.
Leggete,
pensate, diffondete e poi agite.
Torniamo a noi.
Uno degli spot
pubblicitari più interessanti degli ultimi tempi - non lamentatevi per la
pubblicità, la gente si lamenta per la troppa pubblicità, ben venga la
pubblicità, se sapete studiare la pubblicità e come lavora e come vi fa
desiderare le cose che non vi servono, quali corde tocca e quali sensazioni
stimola, avrete una chiave di lettura formidabile sulla Società dell’Orrore che
ci ha ormai imprigionato, e una Via di Fuga privilegiata - è quella di
Vodafone, 4G, dove Fabio Volo, lo Scrittore, dice la Frase, sì sì,
dice proprio così, in fondo non siamo
fatti per aspettare.
In un colpo
solo F.V. ha tirato una riga rossa sulla saggezza popolare di ere, ha sputato
addosso ai principi della Natura, ha elevato a regola il culto della Velocità,
che è poi - come vedremo nei prossimi post - il Cavallo di Troia attraverso il
quale si realizza lo sfruttamento dell’uomo sull’Uomo.
Ci vuole il 4G.
Ne abbiamo assolutamente bisogno.
Dovevamo
spiegare perché Internet ha di fatto diminuito la conoscenza nel genere umano.
Con questa promessa ci eravamo lasciati duecentotredici giorni fa. Adempiamo.
Il problema di
Internet - quello che è stato erroneamente osannato come il suo punto di forza
- è l’hypertext. L’ipertesto ha hyperlinks.
Non possiamo qui raccontare la storia dell’ipertesto, che trova le sue radici
nel Medioevo (e anche molto prima, nei riferimenti incrociati biblici) e sul
quale sono state scritte biblioteche (non parleremo nemmeno di Ted Nelson e del
progetto Xanadu, su quello che dovrebbe essere davvero un hyperlink -in primis
bidirezionale- e che non è mai stato e che probabilmente non sarà mai).
Il punto è che
il link ti consente di fare una cosa
che con un testo stampato su supporto cartaceo - come lo aveva pensato
Gutenberg - non puoi fare.
Saltare in un
altro luogo, leggere qualcosa di diverso rispetto
a quello che stai leggendo adesso.
Non stai dove
sei, te ne vai via, e il tuo cervello con te.
Il testo su
carta è sequenziale e lineare, al massimo puoi sfogliare le pagine e andare
oltre, ma sempre nello stesso libro.
Se vuoi contenuti ulteriori hai bisogno di un
altro testo, sulla tua bella scrivania, e se hai bisogno di saperne di più
hai bisogno di un altro testo ancora.
Doppiovubi
ricorda che all’inizio degli anni novanta, in biblioteca, teneva tre o quattro
libri aperti sul tavolo, e ne spostava uno e ne prendeva un altro, e poi faceva
una cosa strana, che adesso non si fa più, prendeva appunti, creava un testo
nuovo, suo proprio, che costituiva la sintesi, la sintesi sua personale di
quello che stava leggendo.
Mettere in mano
a un uomo di questi tempi un ipertesto, con i suoi link, corrisponde a mettere
una calibro 9 carica in mano a un bambino di quattro anni, in mezzo alla folla,
e dirgli giocaci.
Cominciare e finire un testo su carta, perché hai
quello a disposizione in quel momento, e non hai altro, significa apprendere (beninteso, se il testo ha
contenuti di qualità).
Avere la
possibilità di saltare da un link all’altro, significa non sapere più niente in modo organico.
Magari parti
dalla collana ForDummies, perché hai un libro in mano e vuoi sapere come si
cucinano i muffin, Muffins for Dummies,
e poi vedi che l’editore è Wiley, e poi scopri che la Wiley ha sede nella
cittadina di Hoboken, e poi vedi che Hoboken è nel New Jersey, e poi ti chiedi
andiamoci a vedere il New Jersey, e scopri che la capitale è Trenton, ma dài,
non lo sapevo, e poi vedi che Trenton è una delle città dove il crimine è più
diffuso in assoluto, e lì ti viene in mente, non può non venirti in mente,
Grand Theft Auto, e ti chiedi, ma a che punto siamo della saga, ed ecco qui,
siamo a GTA5, è uscito il 18 novembre per PS4, vediamo un po’ quanto costa
adesso la PS4 magari il prezzo è sceso, andiamo su Amazon, com’era la password,
non mi ricordo più, ma perché non mi logga automaticamente, avevo spuntato
Ricordami, aspetta che gli mando una mail e recupero la password, porca vacca
non ho connessione.
Intanto sei a
pagina uno di Muffins for Dummies, e
quando stai per riprenderlo, e leggi la parola Introduzione, ti arriva un bel fischione sul Samsung S8, col
display ormai largo come una tovaglia, e ti precipiti su FaceBook - in fondo non siamo fatti per aspettare -
per scoprire chi ha postato cosa, e mettere un bel Mi Piace o un commentino
sagace sagace.
(segue)
W.B.
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