La ricerca della felicità (8)



“Sai, questo... questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.”

(Il Grande Lebowski, 1998)

Come ho detto già su FB, in risposta alle giuste lamentele di uno dei miei più fedeli seguaci, che appunto si doleva del prolungato silenzio qui sul blog, il prolungato silenzio serve - anche - a scremare i miei apostoli più fervidi, quelli che non mi abbandoneranno mai, rispetto a quelli dell’ultima ora. The strong core , lo zoccolo duro (*).
In effetti c’è una statistica di lettori che insiste a guardare - alle otto di mattina - se c’è un aggiornamento. Quelli sono lo zoccolo duro, la mia personale pietra su cui costruirò, il framework che durerà nei secoli.
Su di voi, miei zoccoli, io edificherò.
Come anche ho detto su FB, seppur in altra circostanza, è una questione di input e di output. Doppiovubi ogni tanto ha bisogno di input, perché ex nihilo nihil fit. E certi input devono essere digeriti, prima di essere trasformati in output per voi, cari i miei zoccoli.
E dunque ho dovuto studiare - anche se non oportet studere, ma oportet studuisse - come diceva sempre il nostro professore siciliano (**) di filosofia al liceo, quello che una sera, nel lontano 1985, vidi alla Stazione Centrale di Milano in compagnia di una prostituta di pelle nera, intento a contrattare, e lui mi vide e fece finta di non conoscermi, e io feci finta di non conoscerlo, ma per tutto l’anno scolastico il rapporto tra noi fu quanto meno strano, ebbene, lui diceva sempre non oportet studere, quando eravamo impreparati, e aggiungeva oportet studuisse, come dire, è troppo tardi, il tempo è passato, dovevi pensarci prima, che poi sarebbe stata la costante di tutta la mia vita, e anche della vostra.

(segue)

W.B.

(*) In inglese si può tradurre “zoccolo duro” con strong core  oppure con hard core. Considerato che alcune lettrici sono di sesso apparentemente femminile, già era impegnativo usare l’espressione “zoccolo”, figuriamoci tradurre l’intero modo di dire con hard core, che in Italia richiama qualcosa di molto particolare.
(**) Alto circa un metro e cinquanta con i tacchi interni, e dotato di grandi baffi. Una volta disse: "Archimede ha scopato..." - pausa di circa dieci secondi in cui si rese conto di avere toppato e in cui la classe si guardò impietrita - e poi si corresse "... scusate, ragazzi, Archimede ha scoperto... ". Un'altra volta disse: "Il sistema figale ... " - altra pausa imbarazzata - "... scusate, ragazzi, il sistema fiscale...". Doppiovubi raccoglieva queste perle nel suo libro di filosofia (Gabriele Giannantoni), all'interno della copertina, a matita.

Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter