Waffengleichheit.

Che non è un’espressione offensiva gridata da un soldato nazista.
Doppiovubi ritiene che nel dibattito politico esista, e non possa essere negato, il problema della competenza tecnica specifica dell’uomo politico che propugna pubblicamente le sue tesi.
E‘ un problema di veridicità e attendibilità.
Il caso concreto che ha suscitato perplessità in Doppiovubi è stato il sentire Pier Ferdinando Casini (che si è laureato in giurisprudenza trentadue anni fa) disquisire con una certa saccenza sulla B.C.E. (che sarebbe la Banca Centrale Europea) e sul suo "commissariamento" de facto dell’Italia. Ora, Doppiovubi non è un esperto di economia, ma una cosa (semplice) crede di saperla: siamo nel 2011, e la materia economico-finanziaria è diventata talmente complessa che per comprenderla appieno occorre essere non specialisti, di più; e non sembrerebbe, prima facie, che il Pierferdi – con tutto il rispetto - lo sia.
Lo stesso discorso vale per Pierluigi Bersani, laureatosi in filosofia con una tesi sulla storia del cristianesimo, che ci catechizza in tema di P.I.L.; vale per Roberto Castelli, valido ingegnere, che ci spiega la Costituzione; vale per Gianfranco Fini, con diploma di laurea in pedagogia (dopo le magistrali), che illustra ai costituzionalisti dissenzienti come va rettamente interpretato il regolamento della Camera; vale per Roberto (*) Calderoli, specializzato in chirurgia maxillo-facciale, che è ministro per la semplificazione normativa.
Doppiovubi vuole forse sostenere l’idea di un governo dei tecnici? In sè, non ci sarebbe niente di male (a patto che sia tecnico-politico e non puramente tecnico).
Doppiovubi intende più sommessamente affermare che, sulla scorta dell’insegnamento di Wittgenstein, forse sarebbe meglio tacere, se non si ha un titolo serio (direbbe Prodi) per conoscere l’area in cui si mettono i piedi. Il che non significa che Antonio Di Pietro non possa parlare di energia nucleare, siamo in democrazia e può ben farlo. Ma che almeno non si metta a confutare le affermazioni di natura tecnica formulate da chi insegna da trent‘anni fisica nucleare, questo no; e ciò perché – suppone Doppiovubi – l’onorevole molisano non saprebbe descriverci, nemmeno a grandi linee, la struttura di un atomo (**).
Che almeno il confronto sia ad armi pari, e non valga soltanto l’ottenuto consenso politico, a rendere più credibili le affermazioni di chi – scava scava – non sa, e oltre tutto (pensa Doppiovubi) sa pure di non sapere.



W.B.

(*) Non sarà sfuggito ai più attenti che nella Lega è pieno di Roberti: Castelli, Maroni, Calderoli e Cota, per citarne solo alcuni. C’è poi l’Umberto, che ha comunque il suffisso germanico nel cognome.
(**) L’obiezione dell’o.m. potrebbe essere questa: "Ma, ma, ma, dico io, ma per dimostrare che una centrale nucleare è pericolosa mica ci vuole una laurea, santoddio, basta leggere i giornali e sapere che è esistita Cernòbbil!"; e se proprio questa fosse l’obiezione, tanto di cappello.

Commenti

pim ha detto…
certo, hai ragione. nondimeno, e penso sarai d'accordo con muto assenso, io non mi farei operare alla faccia dal calderoli, nè farei gestire un asilo a fini (anche se probabilmente, e meritatamente, sarà questo il suo prossimo incarico pubblico). se non ricordo male gianni de michelis insegnava chimica all'università. ecco, io se proprio dovessi averci a che fare, preferirei mi raccontasse qualche succulento aneddoto su gheddafi piuttosto che vederlo alle prese con le ampolle.
il che non contraddice il tuo discorso. che alla fine è: i politici non sanno fare niente e non sanno niente di niente. quindi che parlino di politica, o niente.

p.s. sono sicuro che l'o.m. sarebbe bocciato all'esame di teerza media. bossi anche a quello delle elementari.
ma te lo immagini bossi di fronte all'analisi grammaticale? non dico logica, dico grammaticale, quella che si fa in terza alimentare.

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