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Ecco a voi, signore e signori, l'origine di tutte le inquietudini di Doppiovubi.
Il nostro autore di blog preferito - Doppiovubi - va in gravissima ansia quando deve compiere un numero preponderante di pure attività ricorsive, cicliche e iterative. Lavarsi i denti, e poi si sporcheranno di nuovo. Mangiare, per poi evacuare e aver necessità di altro cibo. Tagliarsi la barba, che poi ricrescerà. In sostanza, non solo non si fa alcun passo avanti, non si costruisce niente, ma si va pure irrevocabilmente indietro: i denti tenderanno a cadere, l'intestino funzionerà sempre peggio e la barba si imbiancherà. E' la maledetta entropia S di un sistema fisico.
Doppiovubi, per ovviare a questa immutabile legge di natura, tenta disperatamente di spostarsi su un piano non fisico, cioè immateriale e spirituale. Ma, prima ancora di questo piano spirituale, la cui esistenza è discussa e discutibile (*), Doppiovubi si sposta su un piano materiale, ma intangibile: quello delle idee. Il tuo notebook, con l'andare del tempo, si deteriorerà; ma le tue idee no, quelle possono essere migliorate. Anzi, il tempo rende saggio l'uomo. L'esperienza migliora le idee di un uomo. Ecco svelato l'arcano: spendiamo il nostro tempo ad affinare e coltivare il pensiero. Non sarà tempo buttato via, come quello che riserviamo a lavarci le ascelle pronte a re-impuzzonirsi in tot ore. In sostanza, Doppiovubi pensa che noi si abbia una parte animale, che è quella delle perdite di tempo sopra descritte (un gatto non si preoccupa per aver passato mezza giornata a leccarsi il pelo), e una parte superiore, razionale, che ove coltivata, può essere migliorata con l'andare del tempo. Detto questo, anche la parte razionale, le idee, non si sottraggono alla termodinamica. Le idee di un uomo sono contenute generalmente in un posto che si chiama cervello, e anche il cervello - accidenti - tende a deteriorarsi col tempo (ma anche in fretta, es.: caduta accidentale da una scala mentre monti una tenda IKEA). Ovvero: le idee non si deteriorano - in quanto non materiali in sé - ma il supporto dove vengono conservate sì. Perfetto! Allora troviamo un altro supporto, prima di morire o di cadere da una scala, perché altrimenti - come la RAM senza più corrente - andranno perdute per sempre. Che sia papiro, carta o supporto magnetico, l'importante è che rimangano, che sopravvivano a noi. Ma per chi? Ma per il genere umano, che domande! Però, finchè le idee restano nella mente di Doppiovubi, rischiano di cedere all'entropia (**).
Tanto vale lavarsi le ascelle e mangiarsi una bella frittatina.

W.B.

(*) Chissà se si potrà parlare, poi, di 'esistenza' di un piano spirituale, visto che ontologicamente l'esistente si differenzia dallo spirituale proprio per la sua qualità materiale, che manca sul piano spirituale.

(**) A rigore anche la fissazione delle idee su supporto materiale non risolve il problema. Primo, il supporto potrebbe danneggiarsi irreparabilmente. Secondo, il fruitore potrebbe non leggere, o leggere e non capire, o leggere, capire e dimenticare. Terzo, e problema irrisolvibile, anche il fruitore morirà, prima o poi, portando con sé nella sua bella tomba le idee di Doppiovubi; più o meno il problema che si poneva Gorgia, quando scrisse che "nulla è; se anche fosse, non sarebbe conoscibile; e anche fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile".

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