Actarus e Hiroshi.

Da qualche parte in solaio deve ancora esserci il 45 giri. Sul lato A c'era Ufo Robot, sull'altro Shooting star. Doppiovubi aveva un mangia-dischi (dicesi 'mangia-dischi') rosso, con pesantissime pile tipo 'torcia' che duravano sempre troppo poco. Avrà fatto girare il disco migliaia di volte.

Doppiovubi amava molto Goldrake, soprattutto per la pulizia del disegno (la tutina di Actarus, poi, in quanto rossonera, costituiva un indubbio valore aggiunto; a Doppiovubi ricorda Zagor te-nay, forse per l'aquila stilizzata sul petto). Come per Duran vs Spandau, o per Milan vs Inter, sussisteva un'indubbia rivalità tra Ufo Robot e Jeeg, e i loro rispettivi fan. Nonostante tutti amassero molto il robot d'acciaio, Doppiovubi ha sempre preferito Goldrake. Jeeg è rozzo e tamarro (basti pensare agli abiti borghesi dei due protagonisti, l'uno con un sobrio gilet marroncino in tinta con il pantalone, quando lavora sotto copertura nella fattoria di Rigel, l'altro con il bavero alzato e zarra giacca con le frange). Goldrake è elegante, aristocratico, un vero cavaliere templare dello spazio, è perfetto. Jeeg, contadinesco con i suoi suoi para-cosce decorati a strisce verticali che ricordano vagamente le divise delle guardie papali, è un pressappoco, un buzzurro, un volgare, mera forza bruta senza raziocinio. No buono, direbbe Andy Luotto.

E c'è una cosa che ha sempre lasciato Doppiovubi molto perplesso.
Quando Hiroshi Shiba si deve trasformare in Jeeg, prende una rincorsa pazzesca su un dirupo con una moto di enorme cilindrata, fino ad arrivare al baratro. Hiroshi salta, Miwa gli lancia 'i componenti' e la moto cade nel vuoto.
Doppiovubi si chiede: ma quante moto da rottamare giacciono in fondo a quel burrone?

W.B.

Commenti

pim ha detto…
sì, in effetti è un dubbio irrisolto, quello della moto nel vuoto. d'altra parte, uno che con una piroetta e un paio di guanti si trasforma in una testa di robot gigante, evidentemenbte d'acciaio (metallo caro ai giapponesi), con tanto di corna, lascia aperti varchi ancora più ampi.

hai ragione, comunque: actarus è ieratico e medievale, hiroshi un po' più spartano. e così i rispettivi robot.

tuttavia - sarebbe bello commentare a lungo questo post per dar vita a una raccolta di contributi, da raccogliere in una pubblicazione di stampo universitario, tipo atti del convegno di urbino sull'acquisto a non domino - tuttavia, dicevo, jeeg mi sembra di ricordare contenga in sè, e nella sua rozzezza (rozzi sono anche i personaggi secondari) innumerevoli spunti di riflessione e addentellati disparati nella storia della civiltà. provo a metterne insieme alcuni, sperando che per una volta tu abbia a violare la muta promessa che da qualche tempo ti vuole non commentatore dei tuoi commentatori:
- la morte della regina himika ad opera del signore del drago
- la figura di flora
- il segreto della campana di bronzo
- il padre di hiroshi formalinizzato nel pc

goldrake è più pulito e razionale, con due eccezioni, a mia memoria (ce ne saranno almeno cento): 1)nella sequenza della discesa di actarus verso il goldrake, egli compie un salto a volo d'angelo durante il quale i suoi vestiti si tramutano in una tuta da combattimento; 2) la figura, melanconica, del comandante Gandal, con la sua metà femminile che ogni tanto prende il sopravvento, un archetipo semplice ma conturbante.

è come sempre, però, il tormento interiore, prima ancora del banale e scontato coraggio, che rende eroe l'eroe e che, infine, avvicina l'Etereo al Buzzurro.

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