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In quei giorni si sentì molto solo. Pensò quanto fosse assurdo, e vano, che tutti, intorno a lui, si preoccupassero costantemente, e unicamente, di trovare il modo per essere felici, o, quanto meno, per non essere infelici. Che lotta assurda, e vana.
Gli pareva, poi, che tutti fossero impegnati a usare lui, come fosse uno strumento per realizzare la loro felicità e il loro benessere.
E fu questo pensiero, soprattutto, a dargli l'impressione di sentirsi solo.

W.B.

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