Congratulazioni

A me questa cosa delle telefonate di congratulazioni, no, non piace. Francamente io non ci credo, al fatto che W. volesse per davvero fare le congratulazioni a S.; non ci credo, è impossibile. Secondo me, non solo non voleva fargli le congratulazioni, ma lo avrebbe volentieri mandato a fare eccetera. E allora mi chiedo perché mentire, perché apparire diversi da quello che si è. D'accordo, l'opportunità, ma ci si può limitare al silenzio. E, dall'altra parte, mi immagino e figuro S., che, non appena premuto il tasto rosso sul telefonino - perché di telefonino immagino si tratti - deve avercelo mandato davvero, al W., esattamente come facciamo tutti noi, comuni mortali, quando riattacchiamo dopo aver parlato con qualcuno al quale avremmo voluto dire cose che non abbiamo potuto dire. Io, se fossi uno dei duri e puri rimasti sotto il quattro per cento, dopo aver saputo delle congratulazioni, non sarei mica rimasto tanto contento. Ci hai distrutto, W., hai ancora il coltello in mano, grondante di sangue, almeno stattene zitto, e non infierire. E invece fai pure la telefonata di congratulazioni.
W.B.

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