La ricerca della felicità (9)
Dicevamo. Il goal-setting è stato trattato per primo da Aristotele, nell’Etica Nicomachea, con buona pace di coloro i quali, sapientoni e filosofoni, storcono il naso di fronte al coaching e ai moderni gurus del self-improvement. Aristotele era uno con due cosi così. Se vivesse oggi sarebbe lì ad attizzare l’uditorio con un microfono attaccato all’orecchio. Una certa idea della filosofia ha relegato i filosofi medesimi in un mondo triste, lugubre quasi, polveroso e tetro, dove si medita guardando il soffitto e ogni due ore si scrive una mezza frase ambigua e interpretabile in venti modi diversi. Secondo me Aristotele non era così. Il suo discepolo più famoso, tra l’altro, ha conquistato il mondo, e aveva un’auto-stima pazzesca. Un motivo ci dovrà pur essere stato. Una certa idea della filosofia crea persone depresse, anziché persone felici di vivere, che poi è lo scopo reale della filosofia (intendo, perseguire la felicità). Se leggi Essere e Tempo , di Martin Heidegge...