Attraverso una cancellata.

Qualche settimana fa Doppiovubi di domenica mattina verso le undici si trovava seduto su di una panchina del parco Sempione a leggersi un trattato di uno dei suoi psicologi preferiti, quando improvvisamente chi gli si avvicina? Nientemeno che Massimo Ambrosini, il mitico Ambro, con compagna e figlio molto piccolo. Gli è che un ragazzino aveva riconosciuto Ambro e gli aveva chiesto un autografo, al che Ambro, che era senza carta e penna, si era avvicinato a Doppiovubi per chiedergli la relativa strumentazione. Ed ecco che Doppiovubi riconosce Ambro e - dato che come tutti sanno Doppiovubi è rossonero da sempre fino ai visceri e Ambro è uno dei pochi che si può dire possa essere di diritto annoverato nella cerchia dei milanisti veri - Doppiovubi va completamente, è il caso di dirlo, nel pallone, comincia a balbettare e a emettere frasacce sconnesse e sostanzialmente sceme. Ambro se ne rende conto ma non ne approfitta più di tanto. Doppiovubi, in piena deriva e in totale e irrimediabile sudditanza psicologica, recupera una matita (!) e della carta. Ambro gli dà la mano e lo saluta. Doppiovubi commenta dentro di sè: Ambro ha un fisico pazzesco, è super-definito, ma soprattutto, nota Doppiovubi, è estremamente e incredibilmente sottile, talmente sottile che potrebbe con facilità infilarsi tra le sbarre di una cancellata e passarci attraverso.
Doppiovubi osserva Ambro che si allontana e rimane inebetito.

W.B.

Commenti

pim ha detto…
scusa, ma chi è che rimane inebètito (scusa, io lo scrivo e lo pronuncio alla Di Pietro, come cònstato, alla Prodi)? Tu o Ambro?
non è dato capire.
W.B. ha detto…
Non ci avevo pensato, ma a questo punto non ho dubbi: Ambro.

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