E Doppiovubi vide, again

E Doppiovubi vide questa donna,
una donna incinta,
con una pancia talmente grande e sporgente
da sembrare incinta di diciotto mesi.
E questa donna passeggiava,
avanti e indietro,
avanti e indietro,
parlando al telefono, sotto un albero,
all'ombra di un albero.

E la donna incinta che passeggiava sotto l'albero,
telefonando,
parlava concitatamente,
gridava quasi,
e piangeva.

Diceva una frase la donna incinta, 
si lamentava, piangeva,
gridava una frase.

Due volte la gridò, la frase.

Io non ho bisogno di un uomo così.

Era questa la frase che la donna incinta  
gridava al telefono, piangendo.

Io non ho bisogno di un uomo così, lo capisci?

E Doppiovubi venne trafitto da una lama di

dolore,

un dolore simile a quello che stava provando 
quella donna che portava dentro di sè un bambino,
un bambino che presto sarebbe nato, 
un bambino che presto nascerà,
ed entrerà in questo mondo,
tocca a te, bambino, adesso,
adesso è il tuo turno.
E bambina fu,
un tempo, anche quella donna che ora grida,
incinta, sotto un albero. 
*
C'è una grande quantità di dolore
in questo mondo.
E questa quantità di dolore 
non è una quantità finita, ma,
contro le leggi della fisica,
cresce sempre di più.
*
Non è possibile vivere senza Dio.
Non è possibile riuscire a vivere, senza Dio.
Non è possibile continuare a vivere, senza Dio.

W.B. 

 

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