La Grande Truffa - 8

A : Prego, si accomodi. Gradisce un caffé?
B : Mah, ne ho già presi due... comunque sì, grazie.
A : Soledad, ci porti due caffé per favore? Mi dica tutto, cosa è successo? Perché lei è qui?
B : E' una storia lunga.
A : Siamo qui apposta, cominci dall'inizio.
B : Dunque. Io stavo andando a comprare il giornale in edicola...
( A prende freneticamente appunti )
A : Quale giornale?
B : E' rilevante quale giornale?
A : Noi siamo dei professionisti. Magari è rilevante. Lo scopriamo solo alla fine. Grazie Soledad.
( Soledad sorride a B e non guarda nemmeno in faccia A )
B : Il Mattino di Padova.
A : Bene, bene. Dunque, ricapitoliamo i fatti, lei si stava recando a comprare il Mattino di Padova in edicola.
B : Corretto. Attraverso la strada e mi accorgo di non avere il borsellino coi soldi, allora torno indietro.
A : Giusto comportamento. A meno che l'edicolante non la conoscesse.
B : Mi conosce da vent'anni ma non mi piace lasciare debiti.
A : Ottimo. Lei è un uomo onesto, si vede subito.
B ( con una certa irritazione ) : Torno indietro di colpo, arriva una Honda Civic e mi investe. Sulle zebre.
A : Intende dire le strisce?
B : Sì, sulle zebre.
A : Ah. Quando è successo?
B : Diciotto anni fa.
A : Come?! Allora si pone un grosso problema di prescrizione! E forse anche di decadenza! Perché non ce l'ha detto subito?
B si chiede per quale motivo A continui a parlare al plurale.
B : Non si preoccupi. Non si pone alcun problema di prescrizione o decadenza.
A ( con meno attenzione di prima ) : Ok, vada avanti.
B : Alla guida della Civic c'era un certo Alejandro Diaz.
B pronuncia il nome 'Alejandro Diaz' con molta enfasi, al che Soledad, incuriosita, mette la testa dentro la stanza.
A : Uno straniero, dunque.
B : Un colombiano.
A : Un colombiano alla guida di una Civic la investe sulle strisce.
B : E' andata esattamente così.
A : Diciotto anni fa.
B : Il venti maggio 1998.
A : E che cosa le è successo?
B : Mi sono rotto sette costole. Qui, qui e qui.
A : Guaribile in qualche settimana.
B : No, le costole rotte mi hanno perforato il fegato e un rene.
A : Accidenti. Guaribile in qualche mese.
B : Sì, se in ospedale non avessero sbagliato. Ho contratto un'infezione gravissima, per un batterio presente in sala operatoria, e ne ho avuto per due anni.
A : Tutto a causa del borsellino.
B : E del Mattino di Padova.
A : E' andato da un avvocato?
B : Certo. L'avvocato ha attaccato tutti, il colombiano, il chirurgo, l'ospedale, l'edicolante, il Comune di ***.
A : Mi sfugge la responsabilità dell'edicolante.
B : Anche a me. Comunque l'avvocato sosteneva con enfasi che dato che il chiosco dell'edicola era stato costruito non esattamente sulla planimetria catastale concessa dal Comune, il chiosco non si sarebbe dovuto trovare lì, e se non si fosse trovato lì l'incidente non sarebbe accaduto perché avrei seguito una traiettoria diversa.
A : Arguto.
B : E il Comune non aveva osservato le norme sulla concessione.
A : Callido.
B : E le zebre non erano disegnate bene.
A : Beh, questo mi sembra un argomento che avrebbe potuto usare l'avvocato del colombiano.
B : Infatti l'ha usato. Comunque il colombiano era drogatissimo, alla guida. Comunque durante il processo è scappato in Colombia e non è mai più tornato.
A : E l'assicurazione del colombiano?
B : Ovviamente non era assicurato.
A : E il fondo di garanzia?
B : Hanno detto che era colpa del chirurgo, e non del colombiano.
A : E il chirurgo?
B : Ha detto che era colpa dell'Ospedale.
A : E l'Ospedale?
B : Ha detto che era colpa del colombiano, del chirurgo e del Comune, dopo che il mio avvocato ha sollevato il tema del chiosco nel posto sbagliato.
A : E il Comune?
B : Ha ammesso che il chiosco si trovava nel posto sbagliato, questione di centimetri, ma ha deriso il mio avvocato.
A : E il Giudice? Cosa le ha riconosciuto?
B : Niente, mi ha condannato a pagare le spese legali a tutti. Per questo motivo ho divorziato. Mia moglie mi ha lasciato.
A : Tutto per colpa del Mattino. Mai pensato di far causa al Mattino?
( B guarda seriosamente A )
A : Stavo scherzando.
B : Quindi ho cominciato a far causa al mio avvocato.
A : Bene! Quindi tutti gli altri soggetti sono stati diciamo messi da parte. Il suo obiettivo è diventato l'avvocato.
B : Certamente. Ho anche pensato, meglio avere un solo obiettivo. E poi il rischio che mi scappasse in Colombia era minimo. Allora mi sono rivolto a un Ente come il vostro, che si occupa di risarcimento del danno.
A : Ah! Un nostro concorrente! Posso sapere il nome?
B : Sì, la *** s.r.l., sono famosi.
A : Certo, per le cazzate che fanno!
B : E infatti. Sono andato da loro, e mi hanno detto che il mio avvocato doveva risarcirmi il danno - dovuto al batterio - perché era lui il vero responsabile. Intendo l'avvocato, non il batterio.
A : Giusto. E che cosa hanno fatto?
B : Hanno fatto causa all'avvocato, con un loro avvocato.
A : E com'è andata?
B : Hanno perso la causa. Dopo sette anni. Ho dovuto pagare anche quelle spese legali. Mia moglie era tornata a casa, ma poi se n'è andata di nuovo, alla luce di questa nuova sconfitta. Ho perso la casa.
A : Ne ha perse tante di cause.
B : No, ho detto la casa. Ho dovuto venderla per pagare tutte le spese.
A : Ha perso la casa e la moglie.
B : Ora mi trovo in difficoltà. Ho visto per la strada la vostra pubblicità, ho visto che voi siete esperti di risarcimento del danno, in particolare da responsabilità professionale, ed eccomi qui.
A : Quindi lei vuole attaccare l'avvocato?
B : No, voglio attaccare l'infortunistica, questa s.r.l., è il mio nuovo obiettivo. Mi avevano promesso un risarcimento. Come voi, d'altra parte, mi promettete un risarcimento, no?

W.B.


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