Stockholm.

Uno tra i maggiori momenti di tristezza per Doppiovubi è quando gli capita che - e questo gli è successo con almeno due persone che gli sono vicine - queste persone si confidano con lui, e gli dicono di essere state vessate da un'altra persona, che ha in parte rovinato la loro vita, e che le ha umiliate e offese, e piangono sulla spalla di Doppiovubi, e Doppiovubi ascolta e ascolta e capisce che effettivamente quest'altra persona ha umiliato e ha offeso, e Doppiovubi offre comprensione, e qualche volta prova anche un po' di diciamo odio verso queste altre persone cattive, che hanno vessato, umiliato e offeso coloro i quali si confidano con Doppiovubi, e poi, inevitabilmente, prima o dopo, è solo una questione di tempo, viene il momento in cui l'umiliato e l'offeso all'improvviso comincia a tessere le lodi di chi l'ha umiliato e offeso, al che Doppiovubi reagisce e prova a risvegliare almeno un granello di memoria, a ricordare che ci sono state in passato delle umiliazioni e offese, e che quest'altra persona oggettivamente dovrebbe essere condannata, magari poi perdonata, ma per giustizia, santoddio, la condanna non può non esserci, e il paradosso è che l'umiliato e offeso comincia incredibilmente a difendere a spada tratta il suo carnefice, a dire che ha ragione lui (lui, il carnefice), anche contro Doppiovubi. Doppiovubi al che si rattrista, e prepara l'altra spalla, perchè prima o poi, anche stavolta sarà solo questione di tempo, arriveranno nuove vessazioni, umiliazioni e offese, e altre lacrime. Le spalle però, sono soltanto due, e quando finiscono, finiscono.

W.B.

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