Nesso effetto-causa.

Il Professor Monti ha detto che se le cose andranno male è colpa di Emma M., per aver quest'ultima criticato il decreto del Professor Monti.

W.B.

Commenti

Anonimo ha detto…
Il giorno successivo ha detto che lo spread si alza per colpa della Spagna e dei dati della Cina e degli Usa, nonché dalle contraddizioni della Germania.

Capirei lo spirito campanilistico, ma mi chiedo se si renda conto che l'economia non si salva con il monetarismo e i comunicati evasivi, né insistendo sui mercati derivati come quello del lavoro.

Abbiamo ormai inteso cosa significhi "tecnico" per il professore e quali siano - secondo la sua peculiare sensibilità - le responsabilità che tale ruolo gli attribuisce:

1. raccoglie le istanze provenienti dal mondo monetario, considerato apriori il motore primo dell'economia;

2. non riconosce gli strumenti d'intervento di qualunque altro modello economico o fattore di sviluppo, anche quelli descritti nei manuali di economia che egli non può non conoscere;

3. applica secondo valutazioni astratte le regole del primo punto sull'economia reale, disinteressandosi delle conseguenze in ambito microeconomico, oltre che macroeconomico: chiama l'impoverimento del sistema economico e delle persone "sacrifici necessari", ma non fornisce spiegazioni previsionali;

4. la responsabilità che ne deriva è limitata all'applicazione coerente dei principi della propria politica economica;

5. ne consegue che qualunque effetto negativo è responsabilità altrui, né tali effetti sono mai riconducibili all'economia reale ma solo alle fluttuazioni mediatiche e speculative di breve periodo del sistema monetario.

Tutto ciò non è solo fallace, ma certamente falso, a causa di ottusa parzialità. C'è da chiedersi dove siano finiti i detrattori e i resistenti strutturali che hanno sempre caratterizzato ogni precedente mandato dal fumus anche vagamente ideologico, l'intellighencija e tutte le persone che hanno studiato un minimo l'economia.

Tutti a chiacchierare sulle tapinerie della Lega e in attesa del prossimo scandaletto ripreso col cellulare?

Paolo
pim ha detto…
d'accordissimo.
mi permetto un'osservazione: credo che altro sia la volontà di comparire nei libri di storia, altro sia la necessità. posso giungere a stimare solo chi è mosso dalla seconda, a prescindere dagli effetti.
Anonimo ha detto…
*Il professore ha smentito l'argomento, riferendo alle fonti di stampa di non aver attribuito ad altri Stati le difficoltà dell'Italia. Diamo per buona la rettifica e per cattiva la stampa, però resta il fatto che non si è ancora sentita una parola del professore sull'evidente declino italiano, in relazione agli effetti delle avviate riforme.

Paolo

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