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Sabato 14 aprile 2012, alle ore 16:45, è deceduto all'Ospedale civile di Pescara il venticinquenne calciatore del Livorno Piermario Morosini. Si sta indagando intorno al ruolo causale che avrebbe avuto un'auto della Polizia locale, in quanto parcheggiata in una posizione che avrebbe ritardato l'arrivo dell'ambulanza.

Dal 26 gennaio 2011 oltre cinquemila civili sono stati uccisi dall'esercito siriano, comandato da Bashar Hafez al-Assad. Ma il dato numerico esatto è abbastanza incerto. Secondo Wikipedia Italia, al-Assad ama praticare il nuoto, navigare in internet e ascoltare musica.

W.B.

Commenti

pim ha detto…
o siamo tutti uguali, oppure no.
la terza via è quella del simbolo. piangiamo la morte di un essere umano perché è tutti gli esseri umani.
la via simbolica è stata un po' smarrita, però. temo che quando piangiamo uno scomparso, mostriamo di piangere proprio lui, e lo diciamo, anche.
simoncelli non era tutti i ragazzi, o tutti i motociclisti, così come morosini non era tutti i ragazzi, o tutti i calciatori.

allora il giudizio assai silenzioso ma gravemente incastonato nel tuo post è corretto.

come possiamo, nel senso davvero del come, piangere la scomparsa di un altro uomo?
una mia conoscente è medico. lavora nel reparto di oncologia pediatrica. cosa può provare, lei, di fronte alla morte di un calciatore, un ragazzo anche sfortunato, che crolla per terra su un campo da calcio?
e noi, cosa dobbiamo, possiamo dire quando il corriere dedica le prime sei pagine del giornale alla morte di marcello mastroianni? era tutti noi?

o siamo tutti uguali, oppure no.

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