Il valore antropologico di Milan-Barcellona.
Quando Maxi Lopez ha gonfiato la rete siglando il (purtroppo momentaneo) 2-1 nella semifinale di Coppa Italia contro i malefici bianconeri, Doppiovubi ovviamente ha esultato, scattando in piedi con i pugni chiusi. Quel gesto istintivo ha costituito una sorta di folgorazione sauliana per lo stesso Doppiovubi, il quale ha riflettuto lungamente sul senso ultimo di quella esultanza ed è giunto a importanti conclusioni sotto il profilo antropologico (1). Quello che Doppiovubi sta per dire nulla ha a che vedere con la miriade di interpretazioni sociologiche del fenomeno calcistico, bensì è da inquadrarsi in un’ottica, per così dire, naturalistica e a livello generalissimo. Procederemo spinozianamente per gradi, avvertendo il lettore che, nella concatenazione causale, more geometrico , da un grado al successivo, si stempera progressivamente la percezione della causa prima, che viene per così dire ‘inquinata’ dagli ulteriori elementi di carattere contingente e sociologico, fino a diluirsi ...