Dialogo generazionale sul diritto allo studio.

SM = Studente manifestante
P = Padre dello studente manifestante

SM: Pa’, ho esaurito il credito.
P: E quindi?
SM: Dammi cinquanta euro.
P: Non possiamo.
SM: Come non puoi, e perché?
P: Perché questo mese è andata così.
SM: Così, come?
P: Abbiamo finito i soldi.
SM: E perché avete finito i soldi?
P: Perché gli affari sono fermi. Guadagno poco.
SM: E la colpa di chi è?
P: E’ anche tua, imbecille. Mi blocchi i binari del tram per protestare per il diritto allo studio, i miei clienti rimangono a casa, non guadagnano e non mi pagano. Ma com’è che non studi mai?
SM: Allora è colpa della Gelmini se tu non mi dài i soldi per la ricarica.
P: No, ho detto che è colpa tua, non della Gelmini. Ti ho chiesto com’è che non studi mai.
SM: Se la Gelmini non ci fosse, io non manifesterei, tu guadagneresti di più e io avrei la ricarica. Ergo è colpa della Gelmini, un motivo in più per manifestare contro di lei!
P: Se la metti su questo piano, allora è colpa di Berlusconi che ha proposto la Gelmini come ministro, anzi, è colpa della mamma di Berlusconi che l’ha generato.
SM: Allora dobbiamo subito manifestare contro la mamma di Berlusconi!
P: Non capisci niente, era un argomento retorico. E poi la mamma di Berlusconi è morta.
SM: Le sta bene, così impara a generare Berlusconi.
P: Ma vai a studiare, va’.

W.B.

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