Un millimetro alla volta

Chissà se sarò riuscito a scrollarmi di dosso - finalmente - il mio unico, fedelissimo, lettore. Forse no. Spero di no. Egli è come una vongolina, tenacemente attaccata allo scoglio.
Oggi vorrei ricordarvi, brevemente, che è assai vero che, se si concede un dito, si perde un braccio. C'è chi lentamente acquisisce terreno su di voi, con una lentezza tale da risultare impercettibile. E a ogni piccola conquista il potere si consolida sempre più e procede verso un nuovo traguardo, sino a quando, senza che ve ne siate accorti, siete diventati prigionieri e schiavi, e non c'è più niente da fare, a quel punto è troppo tardi. 
Schiavitù volontaria, si dirà. Ma pur sempre schiavitù.
W.B.
    

Commenti

FB ha detto…
Ovviamente ci sono sempre. mi dispiace solamente che tu non sia più prolifico, ma ovviamente ognuno di noi attraversa momenti in cui è meglio non dire nulla.
Non scambiare il tuo credito nei miei confronti come tenacia ingiustificata, sai che ti sei guadagnato la mia attenzione grazie a ciò che hai scritto.
Ogni tanto lasciami anche tu un commentino, lo apprezzerei.
ciaus
W.B. ha detto…
Non sono abbastanza prolifico telematicamente in quanto sto preparando, privatamente, qualcosa di un pochino più organico, che sarà reso pubblico nella tradizionale forma cartacea. Con immutato affetto. W.B.
FB ha detto…
attendo impaziente!
Anonimo ha detto…
uolter, sei tu?
Non ci posso crederee!
W.B. ha detto…
Per rispondere dovrei previamente sapere a chi corrispondono la emme e la di.

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