Ognuno sta solo sul cuor della terra
Se tu, uomo, credi di trovare comprensione nel prossimo, sei un illuso. Credimi, nessuno può comprenderti. E' inutile cercare di lamentare i propri dolori. Nessuno può comprendere davvero ciò che ti affligge. E ora, dunque, smetti di illuderti, smetti di cercare altrove ciò che solo in te puoi trovare. Vige la regola, consolidato luogo comune invero, secondo cui è bene sfogare i propri guai, "raccontarsi", per evitare di "tenere tutto dentro". Ebbene, giusto di un luogo comune si tratta. Alla lamentazione, prima o dopo, seguirà la delusione. E' solo questione di tempo, poi capirai che nessuno di coloro ai quali hai svelato il tormento ti ha mai compreso sino in fondo. E la delusione è cocente. Perché l'uomo è costantemente in cerca di qualcuno che lo capisca, che comprenda le sue paure. Ma ogni mente pensa a sé, e per definizione non può obiettivarsi nell'altro che, appunto, rimane tale. Altro, diverso, incomprensibile. Dunque, ascoltami, se puoi. E taci. Rifletti in te il tuo tormento, e trova in te la forza per comprendere.
Fallo adesso, perché è subito sera.
W.B.
Commenti
non sfuggire al confronto, per quanto sgradevole è sempre fonte di ricordo, esperienza. e cosa siamo se non ricordi ed esperienze? magari soffriamo di più, ma possiamo capire dalla sofferenza cose che non possono esserci disvelate altrimenti.