Avanti, c'è posto.

 Sabato 22 maggio 2021, ore 07:43 ora italiana.

Atalanta-Milan, che si gioca domani sera, è finita con una strepitosa vittoria del Milan. La hybris della ex-favola-Atalanta è miseramente crollata sotto i poderosi fendenti dei cuori rossoneri. I ragazzi non erano soli in campo. C'erano, insieme a loro, centoventidue anni di passione, milioni di tifosi - quelli vivi e quelli già morti. Sul prato, a giocare, c'erano Van Basten e Sheva, Baresi e Ancelotti. Sulla panchina, a fianco di Stefano Pioli, c'era Arrigo Sacchi, indemoniato e con gli occhiali da sole a goccia, nonostante fosse sera. Forse, cari i miei orobici, non avete capito contro chi vi siete messi: il Milan. Avete giocato non contro una squadra di calcio, ma contro Il Calcio stesso. E' dunque finita 'bene', diciamo. Anche perché alla hybris bergamasca - frutto inevitabile di mesi di amplificate, talvolta dolosamente, esaltazioni e conseguenti auto-esaltazioni, è conseguita, di necessità, la nemesis. Le divine ali si sono bruciate, e liquefatte in pozzanghere dove nero e blu si sono confusi in un nero un po' meno nero.

Eccetera, eccetera, ormai il resto è noto, lo potete ben prevedere, perché conoscete - un po' - Doppiovubi. E dunque, dato che lo sapete già, è inutile dirlo, come è inutile dire ciò che già si sa.

***

Dunque, Atalanta-Milan si gioca nel futuro (futuro rispetto a quando sta scrivendo Doppiovubi). Essendo un evento futuro, per definizione nessuno sa come andrà a finire. Si possono fare (azzardare) ipotesi, basate, come tutte le ipotesi, sull'esperienza. Gli uomini descrivono quello che accadrà in base a quello che è accaduto. E così, si formulano modelli e schemi, si richiamano corsi, ricorsi, statistiche, analisi, si mettono insieme dati, informazioni, numeri, e si perviene a stabilire un risultato probabile. Poi ci sono le speranze: ci sono i tifosi bergamaschi, che vogliono arrivare secondi; ci sono i sadici tifosi nerazzurri, i quali vogliono vedere i milanisti soffrire; ci sono i tifosi bianconeri, che, certi di una lineare e noiosa vittoria a Bologna, non aspettano altro che D. Zapata - che stranamente dopo le sue sgroppate non boccheggia nemmeno, pur sudando copiosamente, e ciò contro ogni nota legge della fisiologia - si giri fulmineo e la butti alle spalle di Donnarumma, o che Muriel - all'esito di una triangolazione assassina - metta a sedere due, tre, quattro difensori rossoneri e insacchi festosamente esultando con le braccia aperte ad aeroplano. E infine, naturalmente, ci sono i tifosi rossoneri, che hanno in gran parte, massima parte, già docilmente infilato il collo nella lignea circonferenza e roteano le orbite verso la luccicante lama scalena in attesa del momento fatale e irreversibile. Ma su tutto questo grava un'idea totalizzante e ineludibile: nessuno sa davvero come andrà a finire. Giusto? 

No, sbagliato.

***

Sbagliato, perché Doppiovubi sa perfettamente come andrà a finire, e andrà a finire come descritto nel primo paragrafo di questo post. E' inutile che i nerazzurri sghignazzino (immagine, in sé, horror), ed è inutile che i rossoneri si tocchino, perché questo non è un pronostico. Doppiovubi non sta parlando del futuro, non sta formulando alcuna ipotesi. Doppiovubi sta parlando del passato. Si pone dunque solo un problema di descrizione, di memoria, di racconto. Ecco, è una questione di cronaca, un tema diciamo storico. La vittoria del Milan, sintetizzata nel primo paragrafo di questo post, è relegata, cristallizzata, condensata già nel passato.

Ed è davvero nel passato, questa non è una fictio.

Nel mondo di Doppiovubi, il tempo scorre diversamente. Doppiovubi - è il suo mondo, dopo tutto - ha fatto un fast forward ed è andato a domenica sera, verso le 23, e ha visto che cosa è successo. E poi, e soprattutto, nel mondo di Doppiovubi, ciò che è giusto si verifica sempre, e ciò che è sbagliato non si verifica mai. E' il suo mondo, dopo tutto. Il Milan ha vinto a Bergamo. Il Covid non è mai esistito. 

Il Milan ha vinto a Bergamo. E questo, completamente a prescindere da ciò che accadrà nel vostro mondo - che indebitamente chiamate 'realtà' -, i cui eventi, tutto sommato, sono abbastanza irrilevanti.

Se qualcuno vuole venire, entrare nel mondo di Doppiovubi, è benvenuto. D'altra parte, nel mondo di Doppiovubi, c'è posto e, per fortuna o purtroppo, ce n'è sempre di più.

Forza Milan.

W.B.





Post popolari in questo blog

Allahu Akbar.

Come si scrive un'enciclopedia

Quasi tutti i TV erano chiaramente sintonizzati su Telereporter