Ricordati di rinnovare l'abbonamento.

A 112,00 euro l'uno, 44.643 abbonamenti sono andati via solo per pagare la condanna alla RAI, per il servizio del bravo Corrado F., inflitta dall'ottimo Giudice del Tribunale di Torino.

W.B.

Commenti

Anonimo ha detto…
Così su due piedi parrebbe che esistessero le buone ragioni per dichiarare una forzatura del diritto di cronaca nel bilanciamento con i diritti dell'azienda coinvolta, ma non sono certo della graniticità della sentenza sotto il profilo logico (la pubblicheranno?) e nemmeno della determinazione patrimoniale del danno: non dimentichiamo che la giustizia deve andare a braccetto con l'uso dei giusti strumenti. Intanto, cominciamo a versare il nostro anticipo a fondo perduto, per una volta la soccombente emittente ci aiuta in conseguenza del cattivo impiego delle risorse: investiamo sull'economia reale e non sui compensi delle signorine svestite (la finanza dei media).

Paolo
pim ha detto…
i miei soldi non sono miei. sono di chi li vuole. chi me li chiede, io glieli do. chiunque sia. mi basta avere qualcosa da mangiare e ogni tanto il seno di una donna sul quale riposare.
Anonimo ha detto…
Il riposo finisce e il ventre si svuota. Seno e anche senno, altrimenti saremmo eterni poppanti.
E credo, Pim, che il tuo apprezzabile bisogno di essenzialità possa essere più radicale nell'innocenza senza dimenticare la bellezza di essere adulti (dotati di sensualità, affettività piena e - più o meno - disponibilità materiale).

Paolo
Anonimo ha detto…
A quanto pare il profilo logico alla base della condanna citata, che identifica un'audace figura di danno esistenziale dell'azienda, è una vera e propria forzatura paragonabile all'esattezza del risultato della recente partita Milan-Juventus (per fortuna che non si paga il canone anche per questi spettacoli). Le intuizioni giuridiche dell'encomiabile Doppiovubi in tempo reale (insieme alle conseguenze) sono davvero notevoli.

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/12_marzo_01/flash_3dc14864-63b8-11e1-b5fe-fe1dee297a67.shtml

La prossima volta, però, suggerisco di usare gli aggettivi giusti: faccio fatica a capire il sarcasmo in prima battuta su temi giuridico-spettacolaristici, anche quando del tutto evidente il paradosso.

Paolo

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