Nearer my God to Thee.
Doppiovubi pensa che dalle regioni sottili e superiori provengano agli esseri umani messaggi misteriosi, indiretti e impliciti, secondo codici da decifrare.
Qualche giorno fa Doppiovubi ha sognato questa musica struggente e meravigliosa; come qualche inguaribile romantico ricorderà, è quella del finale di “Titanic” (*), quando i musicisti continuano a suonare, nonostante l’acqua salga sempre di più. Ormai non è più possibile andare oltre, e mister Hartley, col violino in mano, dice al suo gruppo: “Gentlemen, it has been a privilege playing with you tonight.”.
(*) Il titolo si richiama a una lirica, stranamente tratta, a sua volta, da un altro sogno; ""Nearer, My God, to Thee" è infatti un inno cristiano del 19° secolo scritto da Sarah Flower Adams, basato su Genesi 28:11–19, il racconto del sogno di Giacobbe. Fu poi la sorella di Sarah - Eliza - a musicarla.
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un uomo che non è Borges scrive come Borges.