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Il post che state leggendo ora rappresenta l'ideale completamento di quello del 1° novembre 2012, che riscosse un notevole successo. Bei tempi, quelli: i commenti erano 'aperti' (e che commenti).

Qualche giorno fa Doppiovubi si trovava in macchina ('macchina' nel senso di 'auto', 'auto' nel senso di 'automobile') con la sua bella famigliola, e a un certo punto, visto il tardo orario, il Condore così ha gracchiato (*) un ordine categorico, abbastanza abilmente camuffato da gentil proposta:
Cosa dici se prendiamo qualche pizza d'asporto?
Doppiovubi dice Sì, e, per limitare i 'danni economici' - gli secca pagare un sovrappiù, sotto il profilo della notoria cortezza delle sue braccia, perché le pizze ormai già costano uno sproposito, oltre al fatto in sé di farsi portare a casa la pizza da un 'cammello', che non è una bella cosa sotto il profilo umano - aggiunge ipocritamente:
Visto che siamo già in giro, facciamo che chiami la pizzeria e dici che passiamo noi a ritirarle.
Il Condore accetta, e dispiega le lunghe ali sul cellulare.
All'orario stabilito per l'estrazione, Doppiovubi militarmente si avvicina al target e ovviamente le pizze non sono pronte, e ovviamente non c'è posto per parcheggiare. Doppiovubi allora si 'piazza' in diagonale davanti a un limitrofo passo c.d. 'carrabile'. Il Condore scende svolazzando con ampie volute e aspetta la chiamata del pizzaiolo in strada, perché c'è il Covid19 ed entrando un attimo, come tutti sanno, si rischia 'grosso', nonostante doppiovaccino-Green Pass-dist.soc.-gel-masch. e (soprattutto) speranza (non il 'ministro'), le sei (***) 'armi' di cui disponiamo contro il 'nemico invisibile'.
Doppiovubi studia attentamente la collocazione spazio-temporale della sua macchina, in relazione alla posizione, sul vicino marciapiede, del motorino (quello con il contenitore/cubo giallo) del 'ragazzo' che si appresta a consegnare le pizze 'a domicilio' (espressione burocratica chissà perchè trasferita nel gergo logistico-culinario). Doppiovubi, mediante la geometria euclidea, fa due veloci ed errati calcoli sulle traiettorie, e preoccupato pensa Quando tra poco il ragazzo partirà, non riuscirà mai a scendere dal marciapiede col motorino. Mentre di conseguenza si guarda ansiosamente e vanamente in giro per trovare, eventualmente, un altro luogo dove 'parcheggiare', ecco che si verifica il 'fattaccio'. Il 'ragazzo', doppio-orecchinato, esce svelto dalla pizzeria, portando sei/sette pizze impilate, apre lo sportello del contenitore/cubo, e, in men che non si dica, prima ancora che Doppiovubi giri la chiave d'accensione, il 'ragazzo' compie un gesto del tutto imprevedibile (per Doppiovubi).
Mentre Doppiovubi si prepara a ricevere una serie di contumelie (e/o bestemmie), e dunque mentre Doppiovubi si prepara a scusarsi ed eventualmente a contrattaccare, nel caso il 'ragazzo' avesse esagerato con le proteste, ecco l'imponderabile:
il 'ragazzo' delle pizze parte e, con manovra lesta e agile, gira il motorino di centottantagradi, scendendo da un altro lato del marciapiede.
Ma, soprattutto, il 'ragazzo' delle pizze 
non dice nemmeno una parola a Doppiovubi.
Nel senso che proprio non ha niente da dirgli, non è per niente 'incazzato'.
Doppiovubi, alquanto stupito, tira il classico 'sospiro di sollievo' e riprende la lunga attesa. I figli stranamente sono tranquilli.

Passano circa tre minuti, durante i quali ovviamente dalla pizzeria non perviene alcuna notizia.
All'orizzonte si profila una minaccia. Un 'vecchio' (**) si avvicina a piedi, accompagnato al braccio da quella che potrebbe essere sua nipote. Il 'vecchio' cammina assai lentamente, conformemente alla sua età e soprattutto al ruolo che ritiene di dover recitare. Sta facendo una bella passeggiata serale, nel 'nulla', visto che evidentemente la sua vita è talmente 'vuota' da far apparire come un'avventura 'mozzafiato' anche un giretto a piedi nel traffico, in una zona semidesertica, in mezzo a sciami di zanzare. Tutto è relativo.
Tra il cofano della macchina di Doppiovubi e il muro dell'edificio adiacente ci saranno stati due metri buoni. Quando il 'vecchio' entra nello spazio doppiovubiano, comincia a inveire, a maledire, a bofonchiare, a borbottare, agita il braccio, si 'scalda', poi fulmina Doppiovubi con lo sguardo e con ira funesta gli grida Comodo, eh? più altre cose non propriamente 'carine' che Doppiovubi non ha percepito fonicamente a causa del fatto che stava proteggendo se stesso e i figli dalle zanzare (le quali sono più aggressive del Covid19, e sono un nemico visibile), tenendo i finestrini chiusi.

Ed ecco la riflessione odierna:
il 'vecchio' è riconoscibile - tra le altre cose - perchè di fronte a un 'problema' lo ingigantisce, s'incazza, si turba, cerca un colpevole, e lo trova (chi cerca, trova), e - in poche parole e in ultima analisi - rompe pesantemente i coglioni
Il 'giovane', per converso, è riconoscibile - tra le altre cose - perchè di fronte a un 'problema' si concentra su di esso, cerca una soluzione, in genere la più facile, diretta e sbrigativa (non necessariamente quella giusta), e non cerca un colpevole da accusare. Una macchina mi ostacola il passaggio? cerco una via alternativa. Il 'giovane' non reclama, non fa polemiche, non cerca la lite e non è interessato a 'personalizzare' il problema. 
Ha ben altro da fare, nella vita.
Tristemente, invece, il 'vecchio' cerca disperatamente di portare un contenuto a qualcosa che, lentamente ma inesorabilmente, va svuotandosi di qualsiasi contenuto significativo.
'Vecchio' e 'giovane' sono termini che qui prescindono dall'età - come si suol dire - 'anagrafica' (bel termine di origine greca che ormai è abusato). Si può essere 'vecchi' a vent'anni, e 'giovani' a ottanta, anche se - grosso modo - le invettive proferite vanno di pari passo con l'entropia biologica.

Doppiovubi, infine, ha tristemente fatto 'mente locale' sul fatto che - in una sua giornata-tipo - fa polemiche con tutti, dalla mattina alla sera, e per futili motivi. E ciò da sempre.

W.B.

(*) Absit iniuria verbis, se l'appellativo del Condore è, come è, etimologicamente riferibile al relativo aggressivo volatile, occorreva poeticamente reperire un verbo adatto (come in seguito nel testo).
(**) Absit iniuria verbis, qui la parola 'vecchio' è priva di accezioni negative. D'altra parte, se la usa Dante A., che è un epigono di Doppiovubi, non si vede perché, a maggior ragione, non la debba usare lo stesso Doppiovubi. 
(***) In realtà il G.P. sarebbe conseguenza immediata e diretta del doppiovaccino (quindi le 'armi' sarebbero cinque), ma il vairus (come disse il 'ministro' Degli Affari Esteri), che ha una sua propria psicologia (il vairus), è spaventato dal G.P. in quanto tale. E' evidente che il vairus, essendo un'entità latamente vivente, ha una sua forma embrionale di intelletto, e appena si accorge del G.P., per un banale calcolo di costi-benefici, gira 'alla larga'. Le 'armi', dunque, sono sei. 

 

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