Il Dissennatore
Quindi,
tutti i vocabolari e le enciclopedie cominciano la definizione di “chimera” con
la parola “mostro”.
Il
bambino sa che un mostro è una cosa brutta (*).
Ma soltanto
perché gli hanno detto che “mostro” è
una cosa brutta e paurosa.
La
parola “mostro” non è intuitiva. Non fa parte del corredo linguistico di base.
Ho
provato a chiedere alla mia Dariona, che ha quattro anni e mezzo abbondanti,
cinque a febbraio, che cos’è un mostro.
La
definizione - dopo tre secondi circa di ponderazione - è stata testualmente: uno che fa il buio (nel senso di “genera”
il buio).
L’evangelista
Giovanni avrebbe molto da commentare, su questa definizione.
Le idee
semantiche dei bambini non sono ancora state inquinate dai vocabolari. La loro
opinione è basilare.
Di
conseguenza, ho chiesto alla Dariona di disegnarmi
un mostro, e lei mi ha disegnato un dissennatore
(in inglese dementor), una specie di
fantasma nero svolazzante, senza faccia, con fauci spaventose che ti
risucchiano la felicità. Il dissennatore compare nel film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) (**).
E’
curioso scoprire che nella definizione scritta di dissennatore, anche nella
informatissima Harry Potter Wiki, non
compare mai la parola mostro.
Il fatto
che un bambino, come modello di mostro, abbia disegnato un essere che ha visto al
cinema o in TV, significa che l’idea di mostro non è innata. Ammesso - e non concesso
- che ci siano idee innate, in un bambino.
(segue)
W.B.
(*) Cfr. Monsters
& Co., Disney-Pixar, 2001. Tuttavia,
come vedremo oltre, i “mostri” che compaiono in questo film non spaventano
nessuno, anzi.
(**) "Dissennatore" è una traduzione stupenda per "dementor". Si noti incidentalmente che in tale film
l’attore protagonista, Daniel Radcliff, che è nato nel 1989, ha già quindici
anni; nell’ultimo film, Harry Potter e i
doni della morte 2 (2011), ha addirittura ventidue anni. Ancora più
incidentalmente, si noti che l’attore che interpreta il cugino Dudley oggi è
magrissimo. In generale, questo è il luogo giusto per rammentare un fatto che
ha dello straordinario (ma nemmeno più di tanto). Tutti conoscono J. K. Rowling,
l’autrice dei sette libri che raccontano la saga di Harry Potter. Stiamo parlando di libri che hanno venduto svariati milioni di copie. Ora il fatto straordinario su J. K. Rowling, essendo
troppo lungo per questa sede, sarà raccontato in nota al prossimo post.