Il Brillante C. (quinta parte)
(riassunto delle puntate precedenti)
Mentre le vite del generale Douglas MacArthur e del leader coreano Kim il-sung procedono parallele, ma - diversamente dalle parallele - si incontreranno, Doppiovubi ne ha vilmente approfittato per rifilarvi il solito pistolotto insopportabile sul senso della vita, che per fortuna è durato solo il tempo di un post parentetico.
Gli americani hanno questa cosa, che alle navi da guerra danno i nomi degli statisti, o degli Stati federali, oppure di tribù indiane, e questi nomi in genere incutono timore (rectius, cacarella) nei nemici, com'è giusto che sia. Per esempio, per la guerra in Iraq gli americani hanno mosso la USS George Washington CVN-73. Non sortirebbe lo stesso effetto inviare nell'area bellica, poniamo, il cacciatorpediniere Antonio Ingroia o l'incrociatore Pierluigi Bersani (e nemmeno la corazzata Pierferdinando Casini).
Per il 2021 è previsto il varo della super-portaerei (supercarrier) USS Enterprise CVN-80, che fa paura già solo a nominarla. E' lunga quasi trecentocinquanta metri con un equipaggio di 5000 uomini. Dovrebbero montarvi due reattori nucleari A1B, per darle propulsione ed energia.
Gli americani con le navi non scherzano.
Ma non hanno mai scherzato, neanche in passato.
Infatti ai tempi del nostro Rambo MacArthur, avevano già delle signore navi da guerra.
Quando i giapponesi furono sbaragliati, alla fine della seconda guerra mondiale, furono costretti a umiliarsi e a salire su questa nave
La nave era la USS Missouri. Fu costruita in tre anni, dal 1941 al 1944, nei cantieri di New York.
Nella baia di Tokyo, ventisette giorni dopo la prima esplosione atomica e ventiquattro giorni dopo la seconda, il 2 settembre 1945, proprio Douglas MacArthur ricevette la delegazione nipponica, che firmava la resa definitiva. Altre bombe erano pronte. Molto meglio una bella firmetta, qui, qui e qui. In realtà l'Imperatore aveva già dichiarato la resa a Ferragosto, sei giorni dopo Nagasaki.
Siamo all'apice dell'eroica carriera del generale, che sulla nave fece pure un bel discorsone con dentro pace, libertà e bla bla bla.
Gli americani stimavano così tanto il nostro Douglas da affidargli addirittura la tutela del Giappone. Eh sì, perché il Giappone fu messo sotto tutela. Epica rimane questa immagine
Quello a sinistra, dal cavallo dei pantaloni un po' alto, naturalmente è Lui, D.MA.
Quello nano a destra, sull'attenti e vestito da Charlie Chaplin, è nientemeno che l'Imperatore del Giappone, Hirohito.
Douglas controllava l'Imperatore del Giappone. Il ragazzino nato a Little Rock nel 1880 era sulla vetta del mondo. Fu proclamato comandante supremo delle forze alleate in Giappone.
Proprio in questa occasione venne perpetrata una delle più grandi porcherie americane di tutti i tempi.
In sintesi, gli americani volevano ancora vendicarsi di Pearl Harbor (forse questo nome vi dice qualcosa), e le due atomiche non bastavano ancora a saziare la loro sete di vendetta. Volevano un regolare processo per crimini di guerra (naturalmente le due atomiche erano stati atti leciti, dal punto di vista americano). Sordide manovre politiche evitarono il processo a Hirohito, ma si doveva trovare un capro espiatorio, che fu individuato nel povero generale Hideki Tōjō. Eccolo qui
Il povero Hideki era uno di quei giapponesi come non ce ne sono più. Non sopportò l'onta e tentò il suicidio. Qui sotto lo vedete mentre lo portano via sanguinante, un po' come Maroni molti anni fa quando la Digos perquisì violentemente la sede della Lega di via Bellerio e lui uscì sulla barella con il collarino, anche se il paragone - Doppiovubi lo deve riconoscere - è abbastanza ardito:
Non morirà, riusciranno a salvarlo in extremis. Gli ricuciranno i visceri soltanto, tuttavia, al limitato fine di portarlo sino all'esito del processo.
Il povero Hideki, che non aveva nessuna responsabilità diretta, ma eseguiva gli ordini, fu impiccato il 23 dicembre 1948.
Secondo molti storici, proprio Douglas MacArthur e il suo staff fecero di tutto per salvare Hirohito, e per far condannare al suo posto il povero Hideki.
Ma non esultare troppo, Douglas.
Qualcuno sta arrivando, proprio per te.
Il suo nome è Kim il-sung.
(fine della quinta puntata)
W.B.