Una domanda circolare
Ci sono dei giorni in cui ho la netta sensazione di essere circondato da nugoli di malati di mente; non parlo della società in genere, parlo di coloro i quali gravitano abitualmente intorno a me. Come prima reazione a questa straordinaria coincidenza, mi dico che sarà il mio karma, il mio tikkun, devo scontare questa difficoltà (diciamo eufemisticamente) relazionale per comprendere qualcosa, che al momento mi è del tutto ignoto; subito dopo, però, mi dico, ma non è che sei tu il malato di mente, visto che è insegnamento consolidato, forse luogo comune, ma qualcuno diceva che i luoghi comuni rispecchiano le verità, quello secondo cui il malato di mente ritiene che gli altri siano malati di mente, e lui no? eppure dispongo di indici oggettivi che non possono essere messi in discussione. E se questi indici fossero considerati oggettivi soltanto da me? E se qualcuno mi rispondesse, guarda che il malato di mente sei tu, e quel qualcuno che mi ha dato questa risposta fosse un malato di mente? In sintesi, la grande domanda è: e se lo psicologo, che compulsa con grande sicumera il suo fidato DSM-IV, fosse realmente più malato del suo paziente?
W.B.
W.B.
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