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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

T-101 Mod. WB (9)

- La guerra è finita, caro James. La Francia ha perso. – Era un momento importante. La Guerra dei Sette Anni, che aveva visto contrapporsi - tra gli altri - da un lato Francia, Austria e Spagna, e dall’altro Gran Bretagna e Prussia, si era infatti appena conclusa con la schiacciante vittoria degli Inglesi. La Gran Bretagna, a partire dal 1763, avrebbe avuto il pieno controllo del commercio internazionale. Doppiovubi, disteso sulla branda, pensava che quella fosse la svolta storica fondamentale, che avrebbe segnato l’inizio dell’egemonia del sistema economico, e quindi di pensiero, di matrice anglosassone, in cui, ancora nel XXI secolo, l’intero pianeta si trovava intriso, e dal quale era inestricabilmente avviluppato. Ecco il vero Leviatano, quello economico, che viene dal Mare, e fa bollire l'abisso come una caldaia, del mare fa come un gran vaso da profumi . E questo versetto dal Libro di Giobbe, con il suo riferimento al vapore, riportò la mente di Doppiovubi al ver

T-101 Mod. WB (8)

Doppiovubi non riusciva a crederci: tanto aveva cercato la sua vittima, che alla fine la sua stessa vittima aveva trovato lui. In realtà, non era accaduto nulla di sorprendente. In taverna, un ragazzino aveva sentito che il tedesco, con una certa insistenza, stava cercando James Watt, e, per guadagnarsi un paio di penny facilmente, il giovane era corso dal Signor Watt a riferirglielo. Quest’ultimo si era recato sul posto, e aveva fatto cenno al taverniere di reggere il gioco. - Bevi un sorso di questo, ti farà bene. – disse Watt. - Che cos’è? – chiese Doppiovubi, ormai con una certa diffidenza. Quando Watt aveva risposto un buon vinello di uvaspina , ormai il vinello di uvaspina era già stato bevuto, e tutto d’un sorso. Doppiovubi fece giusto in tempo a distinguere il titolo del libro che James Watt stava avidamente leggendo, stampato in oro sulla costa. Doppiovubi rimase sorpreso, non se lo sarebbe mai aspettato. Poi cadde nuovamente addormentato. *** *** *** - M

T-101 Mod. WB (7)

… oh mist rolling in from the sea, my desire is always to be here… Nel cervello di Doppiovubi, in un tormentato dormiveglia, continuavano ad agitarsi quelle parole, e si accavallavano tra loro, e si confondevano. Dopo tutto, il bis-nonno di Paul McCartney, ancora nell’Ottocento, si era spostato con la famiglia dall’Irlanda alla Scozia, nel Galloway, prima di trasferirsi definitivamente a Liverpool, ed era normale, quindi, che il cantautore inglese avesse stabilito il suo prediletto luogo di riflessione nel Mull of Kintyre, non lontano dal Galloway. Nella mente offuscata del nostro Eroe, danzavano, al suono di cornamuse, banconote inglesi che prendevano vita e monete scozzesi che gareggiavano con loro su coreografie degne di Fantasia . E fu proprio quando stava sognando di trovarsi in curva al City Ground , dove trentamila tifosi del Forest cantavano tutti insieme il loro inno, sulla musica di Mull of Kintyre , fu proprio quando a Doppiovubi vennero i brividi, che egli si

T-101 Mod. WB (6)

Doppiovubi non era un grande bevitore. Citando il Macallan aveva pensato di dimostrare la sua competenza in tema di whisky scozzese. Non aveva però considerato che Alexander Reid, un agricoltore specializzato nella coltivazione dell’orzo, nonché maestro elementare, avrebbe fondato la distilleria Macallan soltanto nel 1824, ovvero sessant’anni dopo. Gli astanti rimasero perplessi. Nessuno aveva mai sentito parlare di una bevanda con quel nome. Doppiovubi stava rischiando seriamente di mandare all’aria tutto il suo progetto. - Amico, di che cosa si tratta? - chiese il taverniere, sempre più sospettoso. - Un whisky delle mie parti, di Treviri, ma se non lo avete, non fa nulla… - Un whisky… tedesco? – il taverniere ci capiva sempre meno, e cominciava a spazientirsi. L’errore era grave, perché Doppiovubi ignorava che, a seguito dell’Unione del 1707 tra Inghilterra e Scozia, il Governo di Londra aveva imposto una forte tassazione sulla produzione e vendita del whisky scozzese.