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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Ungratefulness

- Lasciamo perdere, via. Continua con la storia. - Beh, è quasi finita. La vecchia prende il telefono – un telefono anti-diluviano, una cosa del 1997 – e con una certa difficoltà chiama la figlia. Nel frattempo suonano al campanello di casa. E’ la vicina, quella che è caduta sette volte e che ha il marito in carrozzella, che viene a sincerarsi delle condizioni di salute della vecchia e che, tra parentesi, non fa una piega al terribile olezzo che c’è, il che mi fa pensare alternativamente che o ho un tumore al cervello, i cui primi sintomi sono le allucinazioni olfattive, oppure per tutti gli esseri umani il fetore è normale mentre per me no, il che ancora una volta mi dà la sgradevole impressione di essere anomalo , che finché si tratta di conoscenza e cultura mi inorgoglisce, ma quando si tratta di vita vissuta mi aliena e mi empie di frustrazione. Intanto sento la vecchia che parlando con la figlia al telefono dice Mi ha accompagnato a casa un signore tanto gentile, che adesso

WYSIWYG

- Veramente ci sarebbero un sacco di altre ipotesi sulle ciotole. Magari il marito della vecchia le è talmente succube da mangiare per terra come i cani, e in quel momento era in ospedale per un femore rotto. - Non essere ridicolo, Doppiovubi. Le ipotesi deduttive devono avere una solida base probabilistica. A questa stregua, le ciotole potrebbero essere state messe lì dagli alieni. Certo, abbiamo qualche probabilità che il marito sia trattato come un cane – gran parte delle mogli tratta così il proprio marito – ma al punto da fargli mangiare i pezzettoni di carne e riso a quattro zampe in cucina, mi sembra abbastanza improbabile, anche se non del tutto impossibile. Se una cosa può essere immaginata – vedi Anselmo d’Aosta – questa cosa può esistere. - Eh sì, su questo hai ragione. Pensiamo ad “Antichrist” di Lars Von Trier, e alla scena in cui la moglie gli tràpana l’interstizio … - Trapàna. - Tràpana. Fammi andare a cercare. … wait … wait … wait … - Trovato. Ho ragion

Inquiring after the stink

- Riparleremo del tuo DOC, Doppiovubi. Non credere di averla sfangata. Adesso raccontami, finalmente, della cucina della vecchia. - Va bene. Appoggio il sacchetto della spesa per terra e vedo la fonte dell’orribile odore. - Sono tutto orecchi. - Due ciotole. - Le ciotole non puzzano. - Ma chi ci mangia dentro sì. - Vuoi dire che… - Voglio dire che nella casa della vecchia, evidentemente, c’è un cane, o più cani. - Da che cosa lo deduci? - Dalle ciotole. - Hai visto cani, Doppiovubi? - Veramente, no. - E come sai che in casa della vecchia ci sono cani? - Normalmente se c’è una ciotola per cani in cucina, anzi due, una per l’acqua e una per i pezzettoni di carne e riso, c’è un cane. - Normalmente. E’ quel normalmente che ti frega. - La nostra vita si basa su deduzioni come questa. - E allora ragioniamo. - Facciamolo. - Se ci fosse stato un cane, e questo cane avesse sentito aprire la porta, non sarebbe venuto a vedere chi era? - Abbastanza. Maga

OCD

- Questa cosa la devi risolvere, Doppiovubi. E’ grave. Rappresenta il tuo problema principale. Più del tuo DOC. - Cosa c’entra il vino, adesso? Io sono astemio. - Non fare il furbo. Sto parlando del DOC, non della DOC. Per evitare fraintendimenti, userò l’acronimo inglese. OCD. Diagnosis Code 300.3 dell’ICD-9-CM del 2013. Abbastanza specifico? Dovrebbe piacerti. - Io non ho nessun disturbo ossessivo compulsivo. - No? - No. - Ieri sera hai chiuso la porta dell’ufficio? - Sì, ovviamente. Almeno, credo. Adesso mi fai venire il dubbio. - Dopo averla chiusa, cosa hai fatto, sei andato via? - No. Ho controllato di aver davvero chiuso tirando tre volte la maniglia verso di me e spingendo la porta due volte in avanti con il palmo aperto. - Poi sei andato via. - No. Ho pensato di aver lasciato la finestra aperta nella mia stanza, ho riaperto e sono andato a controllare. Sai, la pioggia. - Era chiusa? - Ermeticamente. - Poi cosa hai fatto? - Ho richiuso la port

SNAFU

- Allora, cosa hai visto in cucina, Doppiovubi? - Metto giù la borsa della spesa della vecchia e… - Fermo lì, Doppiovubi! - Cosa c’è?! Ho un ragno addosso? Toglimelo, toglimelo! - No, nessun ragno. Cos’è questo carattere? - Lo so, non ho un carattere facile. Tuttavia ho anche i miei lati positivi, per esempio… - Intendo il carattere di stampa, il font. The typeface. - Ah. Vuoi dire il Courier. - Com’è che inizi questa settimana con il Courier? Mi sembra obsoleto. - Proprio tu parli di obsolescenza. Un paradosso. - Non lo usa più nessuno. Nemmeno il Dipartimento di Stato Americano. Adesso usa il Times 14 punti per i documenti ufficiali. - Solo dal 2004. E poi, le sceneggiature in tutto il mondo sono ancora in Courier. - La lettura diventa pesante. E’ un Serif. - Preferisci i Sans Serif? - Forse dovresti spiegare ai tuoi lettori che cosa significa Serif e Sans Serif. - Sempre quel maledetto francese. “Sans” lo sanno tutti cosa significa. Senza. “Serif”