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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Io crescerò, felice per il mondo andrò.

Da un po’ di tempo a questa parte, si fa un gran parlare di “crescita” economica. Tutti gli economisti affermano risoluti che bisogna “crescere”. Ci vuole la “crescita”. Il P.I.L. deve “crescere”. Doppiovubi afferma che l’idea della crescita è malsana, nefasta e perniciosa, e ciò per (almeno) due motivi. Il primo è che in natura, in un sistema chiuso, non ci può essere crescita, bensì soltanto un diverso ri-equilibrio, a somma comunque zero; la crescita è contraria alla legge di conservazione della massa, enunciata da Antoine-Laurent de Lavoisier nel 1789 (*), che, in termini volgari e non chimici stricto sensu, dice che nulla si crea e nulla si distrugge, bensì tutto si trasforma. Quindi “crescere”, sotto il profilo concettuale, è sostanzialmente impossibile (**). Il secondo motivo è strettamente correlato al primo: il concetto di crescita implica necessariamente un aumento quantitativo, mentre occorrerebbe semmai una diversa – e migliore - qualità delle attività e delle produzione. N

Come non sprecare il tempo che mi rimane.

Seppur cripticamente, Doppiovubi ha già avuto modo di richiamare la c.d. “Legge di Parkinson” (*). Secondo questa legge - tra l'altro -, se si ha a disposizione un certo tempo T1 per portare a termine il lavoro L, posto che il completamento di L dovrebbe comportare – secondo una misurazione oggettiva, per quanto ciò sia possibile – un minor tempo T2, il soggetto occuperà in ogni caso tutto il lasso di tempo T1, dilatando e ritardando ciascuna delle operazioni intermedie che dovrebbero condurre al più rapido perfezionamento di L; applicazioni di questo principio si rinvengono quotidianamente: lo studente universitario che sa di avere a disposizione un mese per preparare un esame (esame che si potrebbe preparare, diciamo, in quindici giorni) tenderà a diluire lo sforzo profuso e spesso si “ridurrà”, come si suol dire, agli ultimi giorni; il commercialista che invia telematicamente il modello Unico la sera della scadenza, pur avendo avuto a disposizione tutto il tempo utile per farlo

Eppur Doppiovubi non sa dove ha messo l’ombrello.

Com’è noto, uno dei maggiori problemi di Doppiovubi consta di questo, che egli non riesce avere uno sguardo d’insieme sulla realtà; frammenta talmente tanto i fenomeni (inevitabilmente, fino alle particelle elementari), che molte volte perde di vista il quadro generale. L’altro giorno si è detto, Forse può anche darsi che la concentrazione su un aspetto specifico delle cose, e la sua frammentazione sino all’ossessione, possa financo (o finanche) contribuire a togliere senso alla vita nel suo insieme. Come abbiamo la frantumazione (meglio che dire “frammentazione”) delle cose, c’è anche la disintegrazione del tempo: sino ai singoli istanti; e vivere momento per momento elimina ogni concetto di programma e ci fa assomigliare agli animali, che in effetti non hanno alcuna cognizione del tempo che passa. Anche i bambini molto piccoli, come gli animali, non hanno il concetto di “domani”, “dopo-domani”, “la prossima settimana”. Ma nemmeno il concetto di “tra due ore”. Se giocano con un pupazz

Default.

E’ consolidata la vecchia regola giornalistica per cui occorre separare i fatti dalla interpretazione dei fatti. L’interpretazione è lecita, per carità, e anzi il diritto di esprimere la propria opinione (cioè, l’interpretazione soggettiva) è tutelato costituzionalmente. Basta che si sappia che è interpretazione e che non è fatto (oggettivo); è un po’ come la pubblicità subliminale, che è espressamente vietata (*). Posso cercare di venderti un mobile IKEA, ma quanto meno devi sapere che sto cercando di vendertelo: non posso far transitare l’immagine di una BILLY per un nano-secondo, tra un ippopotamo e un fenicottero, in un documentario di Piero Angela. Non va bene: chi ascolta e vede non è libero di esercitare la sua facoltà di discernimento (diciamo, la critica del giudizio, Doppiovubi vi risparmia il tedesco, per questa volta). Tante volte, però, anche riportare un fatto (e un fatto vero) significa interpretare, senza però che sia chiaro che si tratta di interpretazione, che per def

La prima tecnica per una buona comunicazione.

Doppiovubi oggi vi esporrà la prima delle cinque regole dettate da una certa qual teoria psicologica con riferimento alla corretta comunicazione tra esseri umani. L'obiettivo è quello di realizzare un rapporto buono e fecondo, che non sia inquinato da elementi emotivi disturbanti, e in alcuni casi addirittura distruttivi del rapporto stesso. Perché la comunicazione è essenziale: viene prima di tutto. Applicando tutte le cinque regole, sarà possibile evitare la gran parte dei dissidi. Molte incomprensioni possono anche essere azzerate. Tutte e cinque le regole hanno a che fare con l'auto-introspezione, che il soggetto deve praticare contemporaneamente all'atto comunicativo. In buona sostanza, proprio durante l'interazione, occorre attivare – tenere in movimento - alcune aree del cervello, auto-osservandosi cartesianamente; un esercizio di difficile introspezione, difficile in quanto il cervello è già impegnato a comunicare, per cui è necessaria una certa sc

Doppiovubi.

Da una pagina di Wikipedia del maggio 2021: Doppiovubi. Pseudonimo di un noto blogger italiano (1968-?), scrittore, nonché, secondo la sua stessa auto-definizione, “filosofo”. Autore dell'omonimo blog iniziato nel 2007 e conclusosi, a quanto pare definitivamente, il 22 gennaio 2018. Secondo voci indimostrate, sarebbe morto da tempo, ancor prima della chiusura del suo blog (che pertanto sarebbe stato continuato da amici da lui incaricati per testamento). Secondo altri, sarebbe ancora vivo, residente all'estero, e perfino attivo in rete, ma sotto un diverso pseudonimo. Cenni biografici. Come risulta dal suo profilo personale, Doppiovubi sarebbe nato nel 1968 a Milano, e ivi vissuto, quanto meno sino al 2012. Non è noto il suo vero nome; è certo tuttavia che lo pseudonimo “doppiovubi” sia la traslitterazione dell'acronimo “W.B.”, con il quale ha sempre firmato i suoi post, e che pertanto le due lettere rappresentino le sue iniziali. Sulla base di una serie di deduzioni, alcuni

Attori e spettatori.

"denn alles was entsteht / Ist werth daß es zu Grunde geht; / Drum besser wär’s daß nichts entstünde" (*) (Johann Wolfgang von Goethe, Faust) "La cosa più semplice / Ancora più facile / Sarebbe quella di non essere mai nato" (Vasco Rossi, Manifesto futurista della nuova umanità) Quindi, il punto è, Che cosa siamo qui a fare. Doppiovubi, come sempre, pensa che ci siano due categorie di persone. La prima è costituita da coloro i quali hanno la potenzialità di contribuire all'evoluzione dell'umanità - scrivendo una canzone, dipingendo un quadro, disvelando una legge matematica. Costoro costituiscono una minuscola frazione del genere umano. In questo novero, ci sono coloro i quali effettivamente contribuiscono all'evoluzione del genere umano (compiendo un atto creativo, quindi un atto d'amore), chi più, chi meno, a seconda delle loro capacità. Costoro sono felici, perchè hanno realizzato il loro compito. Poi ci sono quelli che, pur avendo le potenzialità

Un vento nuovo.

Dal bilancio consolidato ATM relativo al 2010: “Il 2010 conferma ancora una volta i risultati positivi che erano stati raggiunti dal Gruppo ATM negli esercizi 2009 e 2008. Nel 2010 il Gruppo ATM ha investito per 251 milioni di euro contro i 316 milioni di euro del 2009 e i 206 milioni di euro del 2008. In un triennio il Gruppo ha investito per 773 milioni di euro, un dato ancor più significativo se consideriamo quanto sta avvenendo in altre aziende e in altri settori. Gli investimenti sono stati conseguiti garantendo comunque al Gruppo una situazione di grande solidità patrimoniale. Le disponibilità liquide, seppur diminuite per far fronte al piano degli investimenti, ammontano alla fine del 2010 a circa 266 milioni di euro. Il conto economico consolidato chiude con un Utile Netto di 6,8 milioni di euro, di cui 4,6 milioni di competenza del Gruppo e 2,2 milioni di competenza di terzi. Utile superiore per 2,3 milioni di euro a quello del 2009 che si attestava a 4,5 milioni di euro.”. Un

Keisuke Miyagi.

Quello che è giusto è giusto. Il Condore ha molti difetti - ma chi non ne ha - ma ha una grandissima qualità che bisogna riconoscerle (ed è una qualità estremamente utile a chi le sta accanto). Il Condore riesce a catturare le zanzare al volo, afferrandole con il pugno. Una specie di infallibile VAPE umano (e senza la rogna di dover comprare e cambiare le piastrine azzurre). Un po' come Karate Kid, quando gli venne insegnato a prendere le mosche con le bacchette per il riso. W.B.

Fälschungsmöglichkeit.

Se cercate su YouTube "Confronto fra Gianni Vattimo e Franca D'Agostini - Parte 1", comparirà un video di circa ventisette minuti; il dibattito è interessante, si parla del concetto di "verità" in filosofia ed epistemologia. Mentre la intervistatrice snocciola i curriculum dei due professori, tra il quarantesimo e il cinquantesimo secondo, e in particolare al quarantaquattresimo, il gattone rosso sulla poltrona cerca di giocare con il filo del microfono impugnato dal prof. Vattimo (il quale, poco dopo, accarezza delicatamente la bestiola). Il gesto felino è eccezionale, nel contesto dei temi trattati, e ha fatto riflettere Doppiovubi sui rapporti tra filosofia e natura, e sul senso della speculazione filosofica. W.B.