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Visualizzazione dei post da gennaio, 2009

Allahu Akbar.

Domenica sono stato alla libreria Feltrinelli di piazza Duomo. Cercavo una di quelle poltrone nere, tipo Frau, dove ti puoi sedere per sfogliare un libro prima di comprarlo. Tante volte la gente ci si siede solo perché è stanca. Forse è l'aria condizionata della Feltrinelli che ha dentro qualcosa che ti fa stancare. Di sicuro emana un cattivo odore, sa di minestrone. Sabato pomeriggio in corso Buenos Aires c'era una manifestazione pro-Gaza. Impressionante sentire centinaia di persone gridare Allah è grande, impressionante sentirlo gridare in arabo. In genere le nostre manifestazioni sono ricche di voci femminili, per cui il coro di protesta è leggermente acuto, si percepiscono chiaramente le ugole delle donne che vibrano e stridono. Questa volta il coro, nel complesso, aveva toni bassi, gutturali, cupi, cavernosi. Molto, troppo. Intimoriva. Allah è grande. Non c'era nemmeno una poltrona libera. Vagavo con due libri sotto il braccio, assediato dal caldo opprimente e dal catt

Dopo novantadue post, forse è ora di qualche cambiamento.

Quest'anno il Festival di Sanremo non sarà condotto da Pippo Baudo. Qualche giorno fa sono andato a pranzo con il mio amico – nonché collega – S. Ci siamo mangiati la solita pizza con la solita acqua minerale. Il cameriere mi ha guardato svogliato, aspettava la mia conferma, perché S. aveva ordinato anche per me, la solita pizza margherita e la solita acqua minerale gassata – non fredda. Io però ho voluto dare un'occhiata al menù del giorno. Sono vegetariano, mi è bastato vedere la parola cozze e la parola salsiccia. Vanno bene la pizza margherita e l'acqua gassata, non fredda, ho detto. Il cameriere ha fatto un mezzo sorriso di circostanza, come dire, mi hai solo fatto perdere tempo. Pare che il Festival sarà condotto da Paolo Bonolis. Alla fine i nomi sono sempre quelli lì, Baudo, Bonolis, Baudo, Bongiorno, Baudo. Un po' come quando la Juve vinceva un anno sì e un anno no. L'anno prossimo andrà a Pippo Baudo. Forse si sta riposando nella sua villa in Sicilia. Chis

Fondata sul lavoro.

Ieri mattina sono passato sotto l'ufficio dell'amico, nonché collega, Marco P., perché eravamo d'accordo sul percorrere insieme un certo tratto di cammino verso una comune destinazione. Ho premuto, con vigore, il pulsante sul citofono. Mi ha risposto, con energia: “scendo subito”. Ma ormai lo conosco abbastanza bene, e so che la sua attenzione è ineluttabilmente catturata dalle contingenze. E' questo a cagionare i suoi abituali ritardi. Inoltre, dato che la temperatura era sotto lo zero, ho ritenuto di andargli incontro, e di ripararmi, così, nell'androne. Per evitare perniciose correnti d'aria, mi sono spinto sino alla cosiddetta “guardiola”. Dentro la guardiola era il portinaio (*) dello stabile. L'uomo, seduto alla sua scrivania lignea, era intento a compilare la “Settimana enigmistica”. Era interamente concentrato nell'operazione di natura cerebrale, tanto da non accorgersi minimamente della mia presenza, nonostante rientrassi in pieno nel suo campo